A seguito del dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche, il 1° settembre 2012 il 296° Circolo Didattico “San Benedetto” e la Scuola Secondaria di I° grado “Arnaldo Angelucci” si sono fuse in un unico Istituto scolastico, denominato“Istituto Comprensivo Subiaco”.
Dal 1° settembre 2015 l’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II” di Affile è stato accorpato all’Istituto Comprensivo Subiaco.
Questa istituzione scolastica estende le proprie funzioni su un territorio molto ampio, le sedi scolastiche sono situate in cinque diversi comuni: Affile, Agosta, Arcinazzo Romano, Marano Equo, Subiaco.
L’Istituto comprende tre ordini di scuola: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado, caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale.
Presso la scuola dell’Infanzia -Piazza Roma è istituita anche una sezione “Primavera”; presso la sede centrale di Subiaco, è attiva una succursale del CPA di Rieti per l’educazione degli adulti.
A partire dall’anno scolastico 1990/1991 è attivo un corso ad Indirizzo Musicale (l’unico del Distretto), nel quale gli alunni imparano a suonare uno strumento musicale. Nell’Anno Scolastico 2010/2011 sono attivi i corsi di: flauto traverso, tromba, chitarra, pianoforte. L’insegnamento strumentale mira a fornire consapevole appropriazione del linguaggio musicale e riserva attenzione agli aspetti del far musica, come la pratica corale e strumentale d’insieme.
Le sedi scolastiche accolgono alunni provenienti dai comuni limitrofi di Jenne, Vallepietra, Canterano, Rocca Canterano, Cervara di Roma, dove il calo demografico ha causato la chiusura delle scuole locali. Ne consegue la necessità, per molti alunni, di utilizzare i servizi di trasporto pubblici e comunali e, per la scuola, di concordare il piano orario, secondo la disponibilità degli stessi.
La Scuola e il territorio
L’Istituto Comprensivo Subiaco ha un bacino di utenza ampio per estensione territoriale e variegato nella fisionomia socio-economica e culturale. Da diversi anni in questo territorio si sono insediati molti immigrati, attratti soprattutto dalla sua vicinanza con la capitale e dalle possibilità occupazionali rese possibili dalla presenza di molti anziani non autosufficienti che le famiglie non riescono a custodire e, in generale una facile accoglienza dei lavori precari che gli italiani spesso respingono.
L’eterogeneità della popolazione scolastica fa sì che la Scuola svolga un ruolo di mediazione tra le varie forme di “diversità” che si trova ad accogliere, maturando, attraverso progetti condivisi con le altre realtà del territorio e attraverso le iniziative dei singoli operatori, una cultura dell’accoglienza.